Nel
softball italiano pochi non conoscono Totoni (o se preferite
Giovanni) Sanna, storico presidente del Nuoro (attualmente
ha delegato la rappresentanza della società sportiva ai Vicepresidenti
Michele Soro e Luciano Mele). e da pochi mesi Vicepresidente
della Federazione , al suo secondo mandato come consigliere
della FIBS .
Nel
prossimo weekend si svolgerà a Praga il Congresso dell’Esf
(Federazione Europea Softball) e tra i candidati alla Vicepresidenza
nel massimo organo continentale troviamo proprio il nome di Totoni
Sanna.
La Coach Convention di Tirrenia è stata l’occasione per incontrare il
giovane dirigente
sardo e rivolgergli alcune domande:
-
La settimana prossima a Praga
sarai candidato alla VicePresidenza dell’Esf. E’ un segnale che la
nuova dirigenza federale vuole tornare a contare nell’ambito
continentale dopo un lunghissimo periodo in cui il softball italiano
era in secondo piano nonostante il dominio sui campi da gioco ?
Io
penso che la mia candidatura sia solo un segnale di discontinuità e di
ricambio rispetto all’attuale rappresentanza italiana. Non so se in
questo periodo il softball italiano era in secondo piano rispetto agli
altri, non è mio costume entrare in merito al lavoro fatto dagli
altri. Sicuramente chi oggi rappresenta l’Italia ha dedicato
ugualmente tante energie per la promozione del softball, ma di sicuro
la gestione politica presenta problematiche differenti rispetto allo
sport giocato, per cui non sempre il successo in campo determina
conseguentemente la supremazia politica.
-
Quali saranno gli obiettivi di
Totoni Sanna , e della Federazione Italiana, in Europa.
Come
in tutte le cose che faccio per la prima volta, seppure proveniente da
una certa esperienza federale, dedicherò i primi tempi ad ascoltare, a
verificare la situazione del softball a livello continentale, e quindi
contribuire per quanto potrò fare a ottimizzare la mole di lavoro che
viene fatta a tutti i livelli da centinaia di dirigenti e tecnici in
Europa.
Il
softball, come d’altronde la quasi totalità degli sport femminili, sta
vivendo un periodo di grande difficoltà, ma presenta anche delle
potenzialità che ancora oggi sono inespresse.
Il
softball italiano ha già cominciato ad interrogarsi circa il suo
futuro, e la sua esperienza penso possa essere d’aiuto anche alla
risoluzione dei problemi che insistono nelle altre nazioni europee.
-
In ambito
internazionale la situazione è ancora peggiore, nell’ISF
(federazione internazionale) non abbiamo rappresentanti. L’Europa è
rappresentata da un componente ceco, da un georgiano e da una
croata. Come vedi questa situazione che si è venuta a creare con le
precedenti dirigenze e come pensate di agire nei prossimi anni.?
Intanto tengo a precisare che a livello ISF siamo rappresentanti non
più dal rappresentante Ceco, passato a svolgere un'altra mansione, ma
dall’attuale Presidente dell’ESF; detto questo condivido il
fatto che l’Italia debba avere un maggiore peso al livello mondiale,
tenuto conto che è a questo livello che si deve incidere maggiormente.
Basti
pensare alla battaglia che si dovrà fare per consentire al softball di
continuare ad essere presente alle competizioni olimpiche future.
-
Negli ultimi mesi la
Federazione Internazionale ha dato segni di interesse per il vecchio
continente ( ad esempio la presenza di Henry Pollard alla Umpire
Convention, la Coppa Intercontinentale in Spagna e la coppa del
Presidente che si giocherà in luglio in Italia) . Quali sono a tuo
parere le occasioni che il softball italiano potrà cogliere e quali
aspetti saranno maggiormente sviluppati nella collaborazione tra le
varie federazioni nazionali per lo sviluppo del nostro sport.
Non
voglio pensare male, per cui mi auguro che questi segnali di interesse
non siano dovuti solamente alle immediate scadenze a cui anche la
Federazione Mondiale sarà chiamata.
Lo
stesso interesse per esempio non lo ho visto lo scorso hanno quando
l’Italia si è candidata ad ospitare i mondiali del 2006; sarebbe stata
la prima volta in Europa.
Comunque sia voglio pensare positivo, e allora mi piace pensare, come
è accaduto per il Baseball, che chi rappresenta il Softball a livello
mondiale, ricerchi in Europa nuovi terreni fertili per promuovere e
rafforzare l’attività.
In
questo contesto, l’Italia, se supportata dalla altre maggiori
Federazioni Europee potrà dire tanto, forte delle grandi esperienze e
delle grandi capacità organizzative maturate.
Non
ci resta che augurare il classico “in bocca al lupo” a Totoni Sanna e
al softball italiano
|